ll progetto BIOPROETE si propone di progettare, costruire e ottimizzare un prototipo industriale per la trasformazione sostenibile di oli e grassi di scarto provenienti dalla filiera agro-industriale in biocarburanti, utilizzando materie prime di prima (olio di palma) e seconda generazione (oli recuperati dai rifiuti agroalimentari). Un elemento che caratteristica il prototipo è l’uso di una sorgente di irraggiamento a microonde.

L’attività nell’ambito del progetto BIOPROETE è svolta parallelamente tra i laboratori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare di Catania, la società capofila ICS e lo studio di Ingegneria Tecnograf.

parallelamente tra i laboratori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare di Catania e l’impianto prototipo sperimentale per la produzione di biocarburante, sito nel comune di Augusta.

L’attività è stata incentrata nello studio del decorso chimico e nell’individuazione delle condizioni di reazione necessarie e ottimali per una trasformazione acido-catalizzata, assistita dalle microonde, di oli vegetali (miscele di trigliceridi) in miscele dei corrispondenti esteri metilici degli acidi grassi (FAMEs, fatty acid methyl esthers) e miscele di eteri terz-butilici del glicerolo (GBTEs, glycerol tert-butyl ethers), mediante l’uso di TBME come solvente/reagente di esterificazione ed eterificazione.

OBIETTIVI CHIARI A FAVORE DI UN PIANETA PIU SANO.

Nel corso degli ultimi anni la ricerca sui biocarburanti si è intensificata a seguito degli obblighi normativi europei che impongono l’additivazione dei carburanti immessi al consumo con percentuali crescenti di componenti rinnovabili con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2.

Attraverso accordi con le diverse aziende nazionali di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, l’idea è di mettere in atto un circuito virtuoso di “economia circolare” che si chiude con la trasformazione, nell’ambito di impianti industriali nazionali, degli oli esausti in biocarburanti, valorizzando pienamente una risorsa energetica (grassi animali, olii di frittura) che altrimenti diverrebbe un costo aggiuntivo per la collettività.

BIOPROETE PARTNERS

ICS: Fornisce servizi di ispezione e consulenza nel settore delle energie rinnovabili, con esperienza nel controllo di carichi petroliferi e nella gestione di progetti di biocarburanti.

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): Con le sedi di Catania (ICB-CT) e Palermo (ISMN-PA), il CNR dispone di laboratori e competenze in chimica organica, biocatalisi, chimica verde e materiali nanostrutturati.

Tecnograf Srl: Società di ingegneria con esperienza nel settore Oil & Gas e Power Generation, offre servizi di modellazione 3D, FEM, e simulazioni di processo.

Ottimizzazione del Processo su Scala Analitica

Studio delle matrici oleaginose di scarto.

Identificazione di potenziali matrici per biocarburanti.

Focus su colture non destinate al consumo alimentare umano.

Progettazione di Base del Prototipo Semi-Industriale

Emissione dei data sheet e requisiti materiali.

Scelta dei materiali resistenti a erosione e corrosione

Realizzazione del Prototipo


Selezione delle materie prime.

Sviluppo del processo di conversione.

Progettazione e assemblaggio del reattore.

Test e ottimizzazione del prototipo.

AMPLIARE IL CONFINE DELLA BIOECONOMIA

L’importanza di adottare un’ottica circolare, in presenza di un difficile equilibrio tra sfruttamento dell’ambiente e necessità di aumentare la capacità di produzione di risorse naturali biologiche, suggerisce di ampliare il confine della bioeconomia includendo il ciclo dei rifiuti biodegradabili (raccolta, gestione e trattamento) nella produzione di energia. Spinti dalla logica più ampia della circular economy a interagire e coordinarsi per sostenere un’economia che promuove l’uso di risorse rinnovabili, rende la dimensione territoriale un punto di partenza fondamentale per il successo di questo modello di sistema economico. Ogni territorio potrà contribuire, con la propria specificità, a supportare la bioeconomia nazionale, grazie a competenze e know-how diffuse territorialmente.

IL MERCATO EUROPEO DEL BIODIESEL

Gli obiettivi dell’UE includono la sicurezza degli approvvigionamenti, la transizione verso sistemi energetici sostenibili, e la riduzione dei costi energetici. La direttiva sulle rinnovabili 2009/28CE sostiene lo sviluppo delle energie rinnovabili, con l’obiettivo del 20% per l’UE e del 10% per i trasporti entro il 2020. Il biodiesel è la fonte di energia rinnovabile più diffusa nei trasporti, con Francia, Germania e Italia come principali mercati. Il settore delle energie rinnovabili impiega 1,15 milioni di persone e ha evitato 388 Mt di emissioni di CO2 nel 2013. Una maggiore quota di energie rinnovabili è essenziale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

BIOPROETE rappresenta un importante passo verso la sostenibilità energetica e l’economia circolare, valorizzando risorse altrimenti sprecate e contribuendo a un futuro con meno emissioni di gas serra. L’interazione e il coordinamento tra i vari attori del progetto sono fondamentali per il successo del modello economico sostenibile proposto.

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